Da sempre, in ogni ambito, le donne sono state vittime di discriminazioni legate al genere. Tuttora le donne sono soggette a stereotipi e limitazioni, ma il principale difetto delle donne è, spesso, quello dì dimenticarsi il loro vero valore. “Luce” è una donna consapevole del suo valore e che ha sviluppato la piena autostima in sé. La sua postura vuole comunicare che è sicura, pronta per affrontare la vita e per volare verso l’infinito. Non ha più paura di nulla , desidera solo realizzare i suoi sogni e contribuire a portare amore, gioia e vita per far rinascere un nuovo mondo. La base sulla quale si inalza Luce è in ferro battuto ,al centro c’è una lampadina avvolta da un tulipano che simboleggia amore e fonte di luce per nutrire l’animo umano.

Nel percorso della mia vita artistica, tra i monumenti commissionatomi, ho avuto anche l’onore di realizzare, per diversi anni, i trofei per premiare i carri vincenti del famoso carnevale di Putignano (Puglia). Il trofeo simboleggia Farinella. Questo personaggio deve il suo nome al piatto simbolo della cucina Putignanese. Si tratta di un alimento costituito da una farina finissima, ricavata da ceci e orzo, prima abbrustoliti e poi ridotti in polvere dentro piccoli mortai di pietra. È un piatto semplice e sostanzioso, in passato presente sulle povere tavole contadine, arricchito con sugo di olio o fichi freschi. Nel XIV secolo Farinella era un semplice fornaio di Putignano; in quel periodo storico,i saraceni frequentemente razziavano le zone di Putignano e dintorni, portando scompiglio e povertà. All’ennesima incursione Farinella ebbe un’idea brillante per scampare alla razzia senza ricorrere ad azioni violente. Fece arrivare ai Saraceni la notizia che in città era in corso una grave epidemia dovuta ad un morbo sconosciuto. Farinella, dopo aver avuto l’approvazione dei suoi concittadini, con la loro partecipazione, mise in atto un piano d’azione pittoresco per scoraggiare i Saraceni ad entrare nella città. Putignano fu salva! Da allora Farinella venne considerato un eroe cittadino e divenne anche la maschera ufficiale di carnevale. La storia della maschera di Farinella ha anche il significato metaforico che è possibile raggiungere l’obiettivo della pace senza usare la violenza, ma mobilizzando l’intelligenza e la creatività. Ora stiamo vivendo un periodo storico particolarmente difficile e i media danno messaggi quasi esclusivamente di morte. Ho sentito, quindi, il bisogno dì ripensare e rivisitare Farinella per dare un messaggio di pace al nostro attuale mondo in difficoltà. Ho intitolato Farinella con un nuovo titolo: “Il Giullare Della Pace”, con l’augurio che viaggiando da un continente all’altro possa stimolare nell’animo umano contemporaneo i valori della gioia, della Pace, della cooperazione, dell’intelligenza, della creatività e dell’amore tra i popoli.

L’abbraccio Sperato, sperato perché proibito. Proibito perché è in corso una pandemia che, in questo contesto storico, ci costringe a soffocare le meraviglie delle nostre espressioni della Vita. La conseguenza è un mondo in pieno disagio psicologico , che personalmente supero entrando nel mio mondo artistico,dove l’amore e la speranza regnano sovrani. È in questo personale contesto artistico che nasce “L’abbraccio Sperato” che vuole essere un Abbraccio di rinascita contro questa catastrofe e contro ogni male, portando luce e serenità nei nostri cuori per poterci riappropriare della somma bellezza della Vita.

Venere: dea dell’arte, dell’amore e della passione. Sin dalla sua nascita, le bellezze delle sue linee e delle sue dolci forme attraversano orgogliosamente i tempi, fino ai nostri giorni, soddisfacendo, in modo quasi magico, i gusti estetici di ogni epoca. Nella mia composizione racconto la nascita di Venere che,come è noto,avvenne dalla schiuma del mare, e che viene da me identifica dalla conchiglia. Al contempo c’è Venere che cavalca un cavallo per viaggiare nel tempo e arrivare sino a noi. Oggi viviamo un mondo in declino,c’è poca attenzione all’arte, al bello, ai sacri valori dell’essere umano e alla cultura in genere. Il risultato inevitabile è l’alienazione e l’allontanamento dalla nostra anima . L’anima la vera fonte della nostra umanità. È il ritorno alla valorizzazione del bello che salverà il mondo. Ecco il sogno di Venere, da ispiratrice per gli artisti per le sue bellezze espresse in forme artistiche, vuole sensibilizzare tutti gli animi al bello; anche al bello spirituale, perché solo migliorando l’interiorità di ognuno di noi, con le conseguenti emozioni che scaturiscono inevitabilmente dal binomio "bellezza e arte" è possibile salvare il mondo dall’attuale declino.

In questo pastello ho voluto rappresentare pittoricamente il pavone, il cui aspetto estetico con le sue forme e i suoi meravigliosi colori, nutre e guida l’animo attraverso i suoi significati simbolici. Molte culture dell’umanità hanno attribuito al pavone profondi significati. Ad esempio, spiritualmente simboleggia la regalità, l’immortalità e l‘alchimia, cioè la trasformazione dal negativo al positivo. La luminosità dei colori rappresenta la forza della verità e dell’amore. Attraverso l’apertura della coda manifesta tutto il suo splendore, simboleggiando la grandezza e la bellezza dell’universo. Da qui nasce la mia ispirazione; nella composizione da me creata, tutti i simboli si evolvono per dare vita a una metamorfosi. Infatti, le piume e gli ocelli del pavone diventano l’acconciatura del pagliaccio, simbolo di trasmutazione alchemica. Allo stesso tempo, i simboli con i quali ho creato il pagliaccio insieme al pavone rappresentano l’universo; universo che inizia ad illuminarsi dal sole collocato al centro della composizione e si manifesta nei suoi aspetti essenziali, soprattutto spirituali, in tutta l’opera.

La Tecnica e l’ispirazione di questo rilievo nascono tantissimi anni fa. Il tutto inizia con la mia esperienza come volontaria presso un centro per minori a rischio presso il comune di San Vito dei Normanni (Br). Per suscitare l’attenzione e trovare le chiavi di lettura per i minori, trascorrevo le mie giornate a studiare e sperimentare tecniche e materiali. Tanto ho dato in quella esperienza, ma tanto, tantissimo ho ricevuto a livello personale. Nel profondo del mio cuore si aprivano strade per nuovi orizzonti artistici. La malinconia e la mancanza d’amore era quello che percepivo dall’animo dei minori a rischio. Ecco come nasce 'La via della speranza'. Si vede un ‘abbraccio tra mamma e figlia dove il dolore è espresso in primo piano sui volti. Ma poi la fede e la speranza rappresentata da un angelo vince l’oscurità apparentemente trionfante. L'angelo, indica la strada verso la luce a tutti gli animi accomunati dal dolore, come un percorso obbligato per trasmutare il dolore in amore e in verità.

Nel 2012 mi viene commissionato un progetto per una fontana. Sono passati tanti anni dalla realizzazione della 'Via Speranza' e della 'Maternità Universale'. I miei pannelli sono sempre più animati da figure che soffrono, ma anche figure che cercano amore e giustizia. Valori essenziali di cui il nostro pianeta ha estrema necessità. Di conseguenza dal bisogno di esprimere tecnicamente e sinteticamente questi sentimenti, nasce la metamorfosi. La metamorfosi come trasformazione dal dolore all’amore,dalla morte alla rinascita,in una evoluzione espressa nel modo più sintetico possibile. Ecco che la mia arte si evolve dal 'Simbolismo' alla 'Sintesi'. Rinascita è la rappresentazione di tutte queste caratteristiche. Si vedono tre figure di cui, una in una postura di abbandono, che si integra con quella successiva, fino ad integrarsi con la terza figura che con gioia annuncia la rinascita. Questa scultura essendo figlia del progetto per una fontana, si caratterizza anche con il vestito della figura di abbandono che si allunga a mo di vasca per raccogliere l’acqua che esce da un taglio del braccio dell’annunciatrice.

Il pannello della 'Maternità universale' nasce e si sviluppa nello stesso periodo storico in cui ho realizzato 'La via della Speranza' Anno '1999'. Tecnicamente in più ho utilizzato la stoffa di cotone per i drappeggi. In questo pannello emerge una maternità che vola su nuovi mondi, dove regnano sentimenti nobili: unità, amore, non violenza, ma solo cooperazione.

Invocazione D’amore nasce in seguito ad una richiesta di un committente per onorare i caduti di Nassiria. Ci sono tre figure che in rapporto alla postura comunicano un sentimento. Una vera metamorfosi di stati d’animo. La figura abbandonata per terra che rappresenta la morte, si incastra alla seconda che viene sostenuta dalla terza che con fede invoca amore al mondo. L’amore unica risolutrice di pace, di cooperazione, di giustizia tra i popoli.

Si vede un abbraccio impregnato di sentimento puro. Passione come completezza dell’essere. L’essere umano ha il bisogno essenziale di riconnettersi con gli altri e con il mondo. La passione è in noi ed è solo la forza dell’amore incondizionato che risveglia le coscienze.

Consapevolezza intesa come momento di meditazione, rappresenta il vero e unico percorso per portare alla luce l’amore, la verità, la libertà e la giustizia. Valori essenziali dell’anima, assolutamente inseparabili fra di loro.